Da imagem à semelhança: o homem nos desígnios de Deus

Abstract

La teologia dell'immagine e della somiglianza si presenta nel tempo presente come l'asse centrale da cui si possono organizzare le principali riflessioni antropologiche cattoliche, così da consentire una visione ampia senza dualismi o unilateralità. Dalle categorie presentate nei primi capitoli della Genesi e dal loro dispiegarsi nelle Sacre Scritture, è necessario cogliere i dati più rilevanti della tradizione successiva, dei Padri della Chiesa e degli Scrittori Ecclesiastici, affinché l'uomo, creato ad immagine e somiglianza di Dio, può non solo essere oggetto di speculazioni filosofiche, ma può essere collocato al posto che gli spetta all'interno dei propositi di Dio. In tal modo, il progetto salvifico di Dio emerge come il luogo teologico per comprendere l'identità e il fine dell'uomo. Per comprendere il suo fine ultimo, l'uomo non può fare affidamento solo sulle sue forze, poiché le sue capacità sono disorientate a causa del peccato di Adamo, perciò deve cercare in Cristo la grazia redentrice che lo reinserisce nel suo cammino. Cristo si presenta così come la vera immagine di Dio, nella quale tutti gli uomini trovano la vera somiglianza. Solo in Cristo, nel suo mistero pasquale, l'uomo può comprendere che deve passare dall'immagine, realtà naturale e statica, alla somiglianza, che è partecipazione alla vita del suo Creatore o, in altre parole, è santità.